venerdì 21 novembre 2008

E' solo una questione di fiducia...

In questo post, cercherò di farvi fare a tutti un esperimento, per vedere le vostre reazioni. Cominciamo subito.

Chiudete gli occhi ed iniziate ad immaginare di essere fuori da un concessionario di automobili. Tutto ok? ... no? Ah... se avete gli occhi chiusi non potete leggere, avete ragione.

Ok ricominciamo... cercate di concentrarvi.

Siete fuori da un concessionario di automobili, in attesa di entrare per comprare il vostro nuovo bolide che avete visto recensito sulla rivista "Quattroruote più quella di scorta". Entrate, forza. Ci siete? Ottimo. guardatevi attorno. Quella ha un brutto colore... quella ha dei lineamenti brutti... quella perde i pezzi solo a guardarla... fermi li! Eccola!

Ecco la macchina dei vostri sogni: lineamenti accattivanti, look aggressivo, colore proprio come piace a voi... è la stessa che avete vista recensita! Fermate un agente del concessionario e gli chiedete delle informazioni. Vi dice tutto quello che volete sentirvi dire e che già sapevate: consuma poco, ha tutti gli optional che vi servono, la vernice è anti autovelox così anche se fate i 90 in città le malefiche macchinette non vi riescono a fotografare, ha il bullet time incorporato per le situazioni difficili e il dispositivo "mai più rosso" per controllare da remoto i semafori.

Difetti? Nulla da segnalare... a parte il prezzo, ma già lo sapevate.

Cosa aspettate? Prendete la penna e firmate il contratto di acquisto. La macchina è vostra!

I primi mesi di uso va tutto bene, girate in lungo ed in largo, sboroneggiate con i vicine, fate gridare le ragazzine mentre passate per strada... fino ad una bella giornata, in cui volete fare una gita al lago con la vostra famiglia.

Entrate in macchina, così come vostra moglie ed i vostri 2 figli. Girate la chiave per accendere la macchina e...

La macchina non si accende. Ma si accende una bella spia rossa sul cruscotto, che tra l'altro non avevate mai visto.
Aprite il manuale della macchina e scoprite che dovete chiamare il Call Center per farvi riattivare la macchina? Eh? Scherzano? Vabbè...

Prendete il telefono e chiamate (ovviamente la chiamata è a vostro carico), Vi risponde una signorina che vi dice che avete superato i 10000 Km e quindi la macchina si è disattivata per il VRM (Vehicle Rights Management). Per poterla riattivare per altri 10000 Km, dovete leggere il codice contenuto nel libretto della macchina e riferirlo all'operatrice, che se lo riterrà opportuno vi fornirà altri 10000 Km.

Tutto questo, dice lei, "per prevenire il furto d'auto, così anche se ve la rubano non possono riattivarla se scadono i chilometri in dotazione". Dopo un momento di attesa, la signorina vi comunica che non può riattivarvi la macchina perchè avete preso troppe multe durante il periodo in cui la utilizzavate, per cui potete anche buttarla via. Per darvi una mano, è in grado di darvi l'indirizzo del concessionario più vicino per acquistare un'altra automobile uguale che potrete utilizzare per altri 10000 Km, fino alla prossima riattivazione.

STOP!

Tornate in voi.

Come vi è sembrata questa esperienza? Certo, non siamo ancora a questi livelli con le auto. Ma chi ha detto che prima o poi non sarà così? In fondo, per il software lo è già.

Con chi ve la dovreste prendere?

Con il produttore, che ha inserito questa pratica restrittiva in un vostro bene che avete acquistato?
Con la rivista, che non ha citato, tra i difetti del mezzo, il limite dei 10000 Km?
Con il venditore, che non vi ha detto a cosa andavate incontro quando stavate per firmare?

Il vero problema è: DI CHI VI POTETE FIDARE?

Per il software, è lo stesso discorso.

Il produttore non si darà la zappa sui piedi da solo, mettendo in evidenza sulla scatola "Puoi installare il gioco su 5 macchine diverse dopodichè, se vogliamo, ti aiutiamo noi"

Il venditore non si darà la zappa sui piedi da solo, dicendovi "Guarda che puoi installarlo solo su 5 macchine, poi sei senza licenze e devi chiamare il supporto"

Le riviste (spesso) non parleranno male della protezione in uso dal software. Se una rivista parla male di un gioco acclamatissimo e pieno di hype, come può contare che la volta prossima la redazione venga invitata a recensire un gioco in esclusiva?

E' proprio sulle riviste che voglio aprire una discussione. Ho acquistato 3 riviste questo mese, dove era recensito Red Alert 3: The Games Machine, Wingiochi e Giochi per il mio computer.

TGM non parla minimamente del DRM, anzi vergognosamente nel box del voto alla voce "Difetti" scrivono "Nulla da segnalare". Gioco perfetto quindi? Ben lungi dall'esserlo, come fanno notare altre recensioni ben più obbiettive.
Potevano non sapere del DRM? Impossibile, proprio loro il 9 settembre scrissero un articolo del DRM sulla homepage di TGM Online: Link
Proprio per protestare contro questa storica testata, sul loro forum ho scritto un post di richiesta spiegazioni che non ha avuto risposte ufficiali dai redattori. Ve lo linko, così vedrete le reazioni degli utenti che sono cascati dal pero sapendo di questo DRM: Link
Ritengo questa una cosa MOLTO TRISTE da una rivista che ha fatto da poco 20 anni!

Wingiochi non ne parla... non che mi aspettassi diversamente, del resto è una testata relativamente nuova e senza troppe pretese IMHO. Devo ancora contattarli, ma francamente non mi aspetto una risposta.

GMC invece mi ha positivamente stupito: il mese scorso avevo scritto al capoccia Paolo Paglianti (senza passare da Nemesis, non mi andava di essere pubblicato, volevo parlare direttamente con chi gestisce la rivista) lamentandomi del fatto che non ci fossero stati riferimenti del DRM di Far Cry 2.
Questo mese, oltre ad un simbolo che annuncia se il gioco ha il DRM, hanno pubblicato nell'editoriale l'avvertimento del DRM di Far Cry 2. Cosa volete più di così? Speriamo che vadano avanti così.

So che questo post potrebbe sembrare più pubblicità gratuita per GMC che altro... personalmente almeno in questo caso, preferisco chiamarla "Meritocrazia". Diamo a Cesare ciò che è di Cesare.